Politica monetaria espansiva: definizione e caratteristiche

Sei un appassionato di economica alla ricerca di maggiori informazioni sulla politica monetaria espansiva?

Allora sei nel posto giusto. Se non riesci ad orientarti tra grande finanza, operazioni di mercato aperto, politica economica, inflazione, saldi monetari reali, pianificazione tributaria internazionale, offerta aggregata, debito pubblico, modello ad-as, non preoccuparti.

In questo articolo, infatti, ti guideremo all’interno dei questo mondo, cercando di mettere ordine fra le principali di queste questioni, molto sensibili per le forme di Stato moderne e le banche centrali. A partire della BCE (European Central Bank) o dallala Federal Reserve di New York.

Vuoi saperne di più? Allora precediamo con ordine e iniziamo subito a scoprire tutto quello che c’è da sapere sulla politica monetaria espansiva.

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Politica monetaria: cos’è e a cosa serve

Come abbiamo detto nell’introduzione di questo articolo, nei prossimi paragrafi andremo a definire cosa intende per politica monetaria espansiva, ma anche per quella restrittiva. Buona lettura.

Definizione di politica monetaria

Per comprendere cosa si intende per politica monetaria espansiva, dobbiamo necessariamente partire dalla definizione generale di politica monetaria. Per farlo, prendiamo in esame quanto riportato da Ester Faia sul Dizionario di Economia e Finanza (2012) della Treccani:

«Insieme di scelte relative all’offerta di moneta e al tasso di interesse. La politica monetaria viene generalmente condotta dalla banca centrale che, oltre a stampare base monetaria, si occupa di fissare il tasso di interesse di riferimento».

La stessa fonte, tra le altre cose, precisa anche che:

«Sia la quantità di moneta sia il tasso di interesse vengono fissati per raggiungere vari obiettivi, in primo luogo per mantenere stabile il tasso di inflazione (e questo di solito si raggiunge lasciando invariata la quantità di moneta)».

Tutto chiaro fin qui? Molto bene, allora fatte tutte le necessarie premesse del caso, entriamo ancor più nello specifico.

Inflazione: definizione

A questo punto, prima di entrare nel merito della distinzione tra politica monetaria espansiva e restrittiva, è quantomeno doveroso dare anche una definizione di inflazione, visto che l’abbiamo chiamata in ballo.

Si tratta, infatti, di un concetto fondamentale, soprattutto trattando di politica monetaria in macroeconomia.

Proprio in macroeconomia, infatti, l’inflazione è l’aumento prolungato del livello medio generale dei prezzi di beni e servizi in un dato periodo di tempo. Questo fenomeno genera a sua volta una diminuzione del potere d’acquisto della moneta e può avere molteplici cause.

Innanzitutto, infatti, esistono due tipi di inflazione:

  1. Reale;
  2. Monetaria.

Questi possono manifestarsi in forme differenti. Per tanto possiamo distinguere, ad esempio, tra:

  1. Inflazione strisciante. Aumento modesto, inferiore al 10%, ma prolungato dei prezzi
  2. Inflazione galoppante. Aumento rapido e irrefrenabile dei prezzi;
  3. Iper-inflazione. Aumento sostenuto dei prezzi, superiore al 50% al mese;
  4. Agflazione. Derivante dall’aumento dei prezzi delle materie prime o dall’aumento dei prezzi dei prodotti agricoli.

Adesso non rimane che andare a vedere la differenza che esiste tra politica monetaria espansiva e restrittiva.

Politica monetaria restrittiva ed espansiva: differenze

La politica monetaria restrittiva è quella che utilizza l’aumento dei tassi d’interesse per ridurre l’offerta di moneta. In questo modo rende sconveniente investire e produrre. Questo tipo di politica, di rallentamento della crescita economica, viene utilizzata per ridurre l’inflazione o abbassare il disavanzo pubblico.

Viceversa, la politica monetaria espansiva è caratterizzata da una riduzione dei tassi di interesse, al fine di stimolare l’offerta di moneta delle banche alle imprese e, di conseguenza, gli investimenti e la produzione di beni e servizi.

Dobbiamo però sottolineare un aspetto, ben sintetizzato sempre nel Dizionario di Economia e Finanza Treccani da Giacomo Vaciago:

«In generale, l’efficacia della politica economica dipende dal modo in cui le aspettative dei soggetti interessati sono formate e riviste. Per esempio, in presenza di aspettative razionali è necessario tenere conto dell’ “effetto annuncio”.

E, quindi, una politica monetaria espansiva annunciata e creduta può non avere alcun effetto espansivo sulle variabili reali ma solo sui prezzi, se i soggetti economici anticipano esattamente questo effetto e si comportano di conseguenza.

In questo caso, solo la cosiddetta sorpresa inflazionistica produrrebbe effetti reali, poiché i soggetti economici non potrebbero anticiparla e neutralizzarne gli effetti».

I migliori master in campo economico e finanziario

Se vuoi approfondire tematiche relative alla politica monetaria espansiva e gli altri che abbiamo affrontato in questa guida, devi sapere che esistono alcuni master Unicusano che sono un’eccellenza in questo settore.

In particolare, il più attinente e funzionale potrebbe essere il Master di I Livello in Pianificazione Tributaria Internazionale, un percorso di alta formazione finalizzato a fornire la conoscenza del diritto tributario internazionale, europeo e comparato. Importante, dunque, anche dal punto di vista della politica fiscale espansiva.

Altre possibilità davvero interessanti sono certamente Economia e diritto dei mercati finanziari (I livello) e Banca e Finanza (II livello).

E con questo siamo giunti alla conclusione della nostra guida sulla politica monetaria espansiva. Siamo partiti dalla definizione generale di politica monetaria, passando per quella relativa all’inflazione e alle politiche restrittive e, appunto, espansive. Fino a giungere ai migliori master attinenti in campo economico, giuridico e finanziario. Adesso ne sai certamente di più


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