Vacanze in montagna in autunno: 5 mete da considerare

Specialmente in questo periodo dell’anno, quando i mutevoli colori autunnali iniziano ad assumere tonalità ambrate, la voglia di immergersi nella natura è più forte che mai.

L’autunno è uno dei periodi migliori dell’anno per tornare in alta quota, soprattutto se ti piacciono le escursioni: il clima è fresco, ma non gelido; non c’è ancora neve e ghiaccio sul terreno, cosa che può rendere complicati i trekking ai meno esperti. E, naturalmente, lo scenario autunnale in Technicolor è semplicemente imbattibile. 

Quindi, se hai sentito il canto delle sirene provenire dalle vette, prendi nota dei seguenti spunti per programmare le prossime uscite autunnali. 

Dolomiti

Per avere un’idea di questa meraviglia della natura, basti pensare che circa il 95% del suo territorio è tutelato dall’UNESCO in qualità di patrimonio dell’umanità. I 142.ooo ettari che formano il bene UNESCO costituiscono una sorta di arcipelago, distribuito su un’area alpina molto più vasta e suddiviso in cinque province e tre regioni (Veneto, Trentino e Friuli). Il momento migliore per visitare le Dolomiti va da maggio a ottobre: l’autunno, in particolare rappresenta la combinazione perfetta tra clima mite e soleggiato e scarsa presenza turistica, per non parlare dei paesaggi infuocati dal foliage autunnale.

Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Dislocato sugli Appennini centrali, tra Marche e Umbria, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è caratterizzato da oltre venti vette che superano i duemila metri di quota. Su tutte spicca il Monte Vettore, di 2.476 metri d’altezza, secondo nel centro Italia solo al Gran Sasso. Questo territorio leggendario, rimato nel Medioevo soprattutto per la presenza della mitica maga Sibilla, spicca per una sentieristica ricca e variegata: in autunno è possibile esplorare questi percorsi a piedi, in bicicletta o in moto.

Val Gardena

Questa deliziosa valle alpina altoatesina, interamente circondata dalle Dolomiti, è il posto perfetto per staccare la spina, godersi la natura e ricaricare le batterie. Cime frastagliate si susseguono a blocchi di roccia che adornano la Val Gardena in tutta la sua estensione. Tutt’intorno, fitti boschi di conifere che ricoprono i pendii fino alle vette. La vallata si innalza da Ponte Gardena (471 m) e si distende tra i 1200 ed i 1700 metri di altitudine, fino al Gruppo del Sella, con il Passo Sella e Passo Gardena, che segnano da confine con le altre vallate ladine. Passeggiate facili si alternano a ferrate e trekking in alta montagna, offrendo un mondo di possibilità a scalatori ed escursionisti.

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Il parco per eccellenza simbolo dell’Abruzzo è uno dei più estesi d’Italia, nonché quello con la biodiversità tra le più ricche d’Europa. Più di venti vette superano i 2.000 metri di altitudine: su tutte il Gran Sasso, che con i suoi 2.914 metri è il monte più alto del centro Italia. Campo Imperatore è senz’altro tra le destinazioni più rinomate, ma sono tantissimi i sentieri praticabili in tutte le stagioni che attraversano il paesaggio montuoso del parco, caratterizzato da una sorprendente ricchezza dal punto di vista sia floreale che faunistico. Visitarlo in autunno permette di apprezzare le calde sfumature di colore delle sue foreste, che creano dei contasti estremamente suggestivi.

Parco Nazionale Gran Paradiso

Suddiviso tra Valle d’Aosta e Piemonte, il parco del Gran Paradiso si estende per oltre 500 km di sentieri, differenziati per difficoltà e stagione. È il più antico parco d’Italia: la sua istituzione si fa risalire al 1922, prima di allora era la riserva di caccia dei Savoia. Ancora oggi, il simbolo del parco resta lo stambecco, che già Vittorio Emanuele II aveva cercato di tutelare dall’estinzione che in quegli anni aveva ridotto la sua popolazione a livelli allarmanti. Cinque vallate si alternano in uno scenario dal classico fascino alpino, con ghiaccia, rocce, boschi di larici ed abeti. L’autunno è la stagione ideale per godere di questo parco prima dell’arrivo delle nevi.

Parco Nazionale del Pollino

Con oltre 200.000 ettari, il Parco Nazionale del Pollino è l’area protetta più grande d’Italia. A cavallo tra Calabria e Basilicata, dal 1993 ospita e tutela sotto il suo simbolo, il pino loricato. Qui si trovano le vette più alte del sud Italia, innevate in molti mesi dell’anno. La cima più elevata, Serra Dolcedorme, supera i 2.200 metri d’altezza. Nelle giornate particolarmente limpide, dalle sue cime è possibile scorgere ad ovest le coste tirreniche di Maratea, di Praia a Mare, di Belvedere Marittimo e ad est il litorale ionico da Sibari a Metaponto.

Credits Immagine: Depositphotos/kamchatka


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